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10 giugno 2005
Lo specchio della tentazione antisemita
Lodio per gli ebrei è una catastrofe. Auschwitz sta lì a testimoniare questa che, per tutti/tutte noi rappresenta una storia di famiglia (Jean-Francois Lyotard).
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25 aprile 2005
Felici o disperate?
Nessuna di loro ha problemi economici, diciamo pure che si parla di donne ricche; ognuna di loro possiede una particolare bellezza, una casa di lusso in una cittadina della buona borghesia statunitense, una famiglia, o un marito, dei figli, un amante.
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31 gennaio 2005
Se Charlotte Corday è un inutile temperino
Sacrificio dartista: Frauen di Anselm Kiefer
Il 26 gennaio, presso lAccademia di Francia a Roma si è inaugurata una grande esposizione dedicata ad Anselm Kiefer.
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20 novembre 2004
Le democristiane
Istantanee di un percorso politico
Nellincontro dello scorso 8 novembre presso lIstituto Luigi Sturzo di Roma, erano presenti - eccome! in un pigiapigia inconsueto.
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4 novembre 2004
Alice Ceresa: rarità di una "prosa micidiale"
La pubblicazione in una sorta di cofanetto de La figlia prodiga e altre storie è stata loccasione, assieme alladdetta culturale e allambasciatore svizzero da poco insediato a Roma, per riparlare del lavoro di Alice Ceresa, scrittrice dorigine ticinese scomparsa due anni fa.
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11 settembre 2004
"Bellissime": un'altra storia italiana
Con Giovanna Gagliardo, ai tempi doro del femminismo, si tenne a battesimo (tra litigi e rappacificazioni, odi eterni e veloci amori) un collettivo (di donne) intorno alla libreria della Maddalena. Ognuna di noi lavorò a suo modo sulla scoperta della soggettività femminile.
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29 luglio 2004
Ulisse e i tre amori di Sylvia B.
E probabile che legocentrico, arrogante, superbo, ingrato, elemosinante supergeniale autore dellUlisse, colui che ha cambiato la sorte del romanzo novecentesco, proverebbe un qualche sconcerto nel vedere che, nel centenario del Bloomsday, cè un libro che non ruota soltanto intorno a lui.
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22 luglio 2004
Torture, per non rimuovere lo scandalo
Pubblichiamo l'editoriale di "Leggendaria" e un intervento della direttrice Anna Maria Crispino, aggiungendo il sommario di articoli e autrici/autori che troverete sulla rivista, e l'articolo che al tema ha dedicato Ida Dominijanni sul "manifesto" del 20 luglio.
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29 maggio 2004
Sandokan, il boss come linguaggio
e la tentazione della politica
Il nome è una garanzia: Nanni Balestrini. Garanzia di scrittura. Scrittura come linguaggio. Interpretazione. Lavoro. Traduzione di realtà.
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6 maggio 2004
Il futuro alle spalle
Le profezie della prevenzione differita
Preveggenti, la redazione e le autrici dellultimo numero di DWF dedicato allAlgebra della prevenzione.
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4 maggio 2004
Se il generale è una cattiva ragazza
Sorridente e carina la ragazza fa capolino sulla sinistra della foto, guarda lobiettivo e alza i pollici, in segno di vittoria. Come una qualunque coetanea in giro per il mondo.
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3 maggio 2004
Il "partire da sé" di Gad
(ovvero lavoro di cura e filosofia bantu)
Attento lettore di Via Dogana, il periodico della Libreria delle donne di Milano, Gad Lerner non si è lasciato sfuggire la ghiotta possibilità di trarne spunto, per operare uno scarto rispetto agli scomodi argomenti dell' attuale mainstream massmediatico
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16 aprile 2004
Le parole di Olympe
e il sogno della Rivoluzione
"Parole parole parole", cantava un'indimenticabile Mina alla volta di un prolisso Alberto Lupo. Lui parlava mentre lei avrebbe voluto che passasse ai fatti.
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30 marzo 2004
Liberiamo Gabor dal Grande Fratello
e costruiamo un Grande Impero Latino
Letture, visioni, profezie.
Sul sito di Repubblica trovo la storia di Gabor, il cucciolo Terranova che sta nella casa del Grande Fratello. La sua ex padrona lo rivendica.
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7marzo 2004
Femminismo dei principi
A Roma le donne difendono la legge francese
Di rimbalzo dalla Francia, il dibattito sul velo o, meglio, sul suo divieto per legge nelle scuole pubbliche, è arrivato anche da noi.
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21 febbraio 2004
Sul velo una laicità troppo ostentata
Ho un mucchio di esitazioni quanto al progetto francese di legge sulla laicità. Il mero divieto, penso io, è segno di impotenza. Daltronde, laicità e scelta individuale; integrazione e discriminazione; oppressione e emancipazione sono temi da trattare con cura
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25 gennaio 2004
Il femminile secondo Touraine
Vi ricordate del XX secolo? La rivoluzione proletaria, i totalitarismi, le promesse democratiche, poi lidea dello sviluppo sociale legato al progresso scientifico?
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7 gennaio 2004
I 50 anni nel Pci di Macaluso
Generazioni (maschili) a confronto
Una lettura intellettualmente più onesta dellesperienza di più generazioni di comunisti italiani.
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30 dicembre 2003
La riduzione della politica a guerra
nel nuovo libro di Ingrao
A che punto è pervenuta la scienza delluccidere, la dottrina della guerra?
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21 dicembre 2003
Il paradosso della Francia laica
Non vieta l'oppressione ma il suo simbolo
La Francia è divisa, dallinizio dellanno, intorno alla questione di una legge che vieti dindossare i simboli religiosi nelle scuole.
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11 dicembre 2003
Perché Amorfu' non vada al macero
Permettetemi un ricordo personale. Correva lanno 1963, stavo preparando un film-inchiesta col regista Raffaele Andreassi, Mondo cane allitaliana
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26 novembre 2003
Le brave ragazze vanno in paradiso
le cattive dappertutto (in tre film)
Uma Thurman ha gli occhi blu sgranati dalla ferocia (Kill Bill Vol.1); Jun Ichikawa non muove un muscolo del viso pallido (Cantando dietro i paraventi); Nicole Kidman è tutta un sorriso di ringraziamento verso i suoi protettori (Dogville)
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12 novembre 2003
Così arrivò la fame in diretta
Addio a Pappalardo. Walter Nudo ce lha fatta, a eliminare il rivale ingombrante, il maschio alfa che gli ha fatto la guerra da quando è arrivato allIsola dei famosi.
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23 ottobre 2003
Con o senza velo ma non per legge
Il velo è unoffesa alla dignità personale perché stabilisce lequazione tra donna e oppressione. Lo statuto delle donne che vige in gran parte dei paesi islamici (sistema giudiziario, tradizioni, religione e polizia religiosa, signori della guerra, signori ex tagliagole che dovrebbero assicurare la pace, fondamentalismi, applicazione della sharìa) inchioda lessere sessuato femminile a unimmagine di donna schiavizzata
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8 ottobre 2003
Storie di PotOp: non solo derive militari ma anche buone ragioni sociali
E evidente che il libro di Aldo Grandi La generazione degli anni perduti. Storie di Potere Operaio", costruito attraverso testimonianze (mi pare più di sessanta) e documenti , non poteva che scontentare molti dei protagonisti di quel movimento
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26 settembre 2003
Tramonto violento del tifoso
Ecco, finalmente è accaduto. La guerra tra tifoserie, lo scontro con le forze dell'ordine ha conquistato il posto cui ambisce da sempre: il campo di "gioco"
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15 settembre 2003
Distruzioni. Decostruzioni. Creazioni
Mentre cera la guerra in Iraq mia madre non è stata bene, e per qualche momento ho temuto per la sua vita.
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7 agosto 2003
"Vita" di Mazzucco: un secolo di storia italiana
negli archivi di Long Island
"Vita", il romanzo con cui Melania Mazzucco ha vinto questanno il premio Strega, è il quarto romanzo di questa autrice giovanissima
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20 luglio 2003
Felicità, percorsi del paradosso
Dal 10 al 13 luglio scorso a Trevignano si è parlato di felicità. Lo ha fatto il gruppo di donne che ha partecipato al IV seminario residenziale organizzato dalla SIL (Società italiana delle letterate)
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9 luglio 2003
Perché la figlia deve separarsi dalla madre
Con il femminismo avevamo fatto spazio, dentro di noi, a una figura materna attrattiva, ambigua, molto più complessa e misteriosa della figura che ci aveva consegnato fino a quel momento la storia. Così, per anni, abbiamo discusso di maternità reale e di maternità simbolica e, per costruirci una genealogia, siamo andate alla ricerca dei giardini delle nostre madri (come scrive Alice Walker)
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4 luglio 2003
Manuela Dviri una israeliana contro la guerra
Verrebbe da dire Manuela Dviri è una donna straordinaria. Non sarebbe giusto. Non sarebbe rispettoso delle scelte, della scelta che questa cittadina israeliana ha compiuto dopo l'uccisione di suo figlio, Joni, a opera di un razzo sparato dagli hezbollah in territorio libanese.
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22 giugno 2003
Il femminismo nascosto dalla meglio gioventù
Bellissimo, commovente, ma manca il movimento femminista, mi dice unamica con cui ho condiviso, appunto, il femminismo. E appena finita la prima parte di La meglio gioventù, il film per la Tv con cui Marco Tullio Giordana si è guadagnato accoglienze trionfali nella sezione del Festival di Cannes Un certaine regard
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2 giugno 2003
Islam, italian style
In Islam italiano, nuovo saggio di Stefano Allievi dedicato alla presenza islamica in Italia, non si legge
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24 maggio 2003
Nawal al Sa'dawi, icona del femminismo arabo
Licona del femminismo arabo ha un bel viso scuro e una capigliatura candida. Nawal al Sadawi
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15 maggio 2003
Monica Incisa. Grande artista del sottotono
Achille Campanile diceva, non è detto che un umorista contemporaneo faccia ridere i posteri e viceversa.
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1 maggio 2003
Sars, i falsi allarmi dell'informazione
Tra la fine dei bombardamenti in Iraq e la condanna di Cesare Previti, i nostri media si sono occupati della Sars, la polmonite atipica
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Ripensando a una vecchia legge
Non è prassi abituale che un ministro racconti in prima persona le idee, le riflessioni e tutti i ripensamenti che costituiscono lelemento essenziale per la nascita di una nuova legge. Livia Turco ha deciso di farlo, raccontando insieme a Paola Tavella nel libro I nuovi italiani. Limmigrazione, i pregiudizi, la convivenza, come è nata e da cosa è stata ispirata la tanto discussa Turco-Napolitano in materia di immigrazione.
La questione è come mai centrale in questa estate: sbarchi continui sulle coste italiane, casi di violenza che hanno visto protagonisti anche gli immigrati nei mesi scorsi e non ultimo lattentato londinese che provoca una spaventosa omologazione tra musulmani e terroristi che aveva spinto pochi giorni prima i grandi del G5 a Evian a prendere misure drastiche alle frontiere, organizzare rimpatri di massa, coordinare le forze di polizia.
Livia Turco inizia il suo percorso dal Piemonte, la terra dove è nata e dove tante volte si è trovata a discutere di stranieri e accoglienza (integrazione è parola dai connotati ambigui) con il padre e non solo. Restituire dignità a chi arriva in Italia, garantire assistenza ai familiare, assicurare il rispetto dei diritti umani e civili. Nacque così la legge quando Turco era ministra del Welfare: non si trattava e non si tratta, ribadisce Turco, di aprire le porte del paese promettendo un Eden che non esiste, occorre essere chiari con gli stranieri e definire le regole del dare e del ricevere. Ecco perché diventa importante il tema dellaccoglienza, dellattenzione allinfanzia straniera nella scuola e nelle famiglie: la lotta ai pregiudizi, la conoscenza delle rispettive culture di appartenenza.
Il viaggio delle autrici è ricco di aneddoti e storie a lieto fine, di accurate rassegne stampa di giornali e notiziari che danno la caccia allo straniero (ma anche a disposizione dei lettori numeri e statistiche utili a orientarsi), insomma un ritratto carico di speranza e anche una critica senza riserve ai risultati prodotti dalla legge Bossi/Fini sullimmigrazione, che ha superato quella di Turco e Napolitano.
Due sono i punti che non mi convincono in questo saggio: una sostanziale mancanza di autocritica se si parte da sé come ha fatto lautrice non si può omettere il racconto delle carenze che la legge conteneva e contiene tuttora e il suo sostegno totale alla istituzione dei CPTA, ovvero centri di permanenza temporanea e assistenza, che costituiscono oggetto di vergogna per qualunque paese voglia dirsi civile. I Cpt non accolgono affatto, sono luoghi di detenzione, dove agli stranieri vengono vietati il diritto allassistenza sociale, sanitaria e legale, dove gestioni poco chiare non sono nemmeno in grado di garantire acqua e medicine, dove donne allottavo mese di gravidanza vengono ricoverate senza passare per i poliambulatori. Rimpatri forzati e notturni, delegati di ambasciate africane che obbligano gli stranieri a dichiararsi cittadini di un paese diverso dal loro (per esempio il Ghana invece del Sudan) per poterli rimpatriare senza che ci siano le condizione per chiedere lo status di rifugiato. I rapporti periodici di Medici senza Frontiere e Amnesty International e anche lattenzione continua che lArci Sicilia dedica ai Cpt della propria regione non si stancano di ripetere che la violazione continua dei diritti umani e il mercato illegale che prolifera intorno ai centri non consente altro che la chiusura immediata di questi, oltre a chiedere continuamente al governo che vengano resi noti i termini delle convenzioni di gestioni dei centri e quelli bilaterali con paesi come la Libia, in cui sono a dir poco oscure le modalità di rimpatrio e il pattugliamento delle coste libiche, oltre alla fornitura di armi allesercito di Gheddafi da parte del governo italiano. Lallargamento dei mercati e il diritto alla mobilità che Livia Turco saggiamente chiede, la realizzazione di una rete mediterranea di monitoraggio e assistenza non possono passare per simili gogne.
Così come non è possibile ignorare gli episodi di violenza che vedono coinvolti gli stranieri. E certo che la legge italiana contribuisce a spingere ai margini della legalità immigrati non in regola con la legge, ma è pur vero che poi una volta varcata quella soglia è col diritto penale che bisogna confrontarsi e affrontare il dolore dei parenti delle vittime di stupro e di aggressione, oltre alla rabbia di cittadini poco informati. Non parlarne non aiuta nessuno, le regole della convivenza passano obbligatoriamente per la conoscenza e in vista della campagna elettorale del prossimo anno la sinistra farà bene e rimboccarsi le maniche e presentare un programma attendibile e concreto in materia di immigrazione.
Monica Luongo
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> da leggere
Livia Turco con Paola Tavella, "I nuovi italiani. Limmigrazione, i pregiudizi, la convivenza", Mondadori, pagg. 286, euro 17.50
Amnesty sui Cpt in Italia
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